Lo scopo del diaframma (punto
2 della figura 2) è già stato trattato parlando dell'iride e verrà
trattato più avanti nei minimi dettagli, ma in questo punto del discorso è
meglio accennare alla cosidetta lettura in massima apertura.
Quando il fotografo stà osservando l'inquadratura (ovvero quando lo specchietto
mobile è abbassato) il diaframma è sempre regolato sulla massima apertura;
anche quando il fotografo od il computer delle macchine fotografiche automatiche
ordinano diversamente. Al momento dello scatto il diaframma si chiude
automaticamente fino all'apertura scelta fornendo la corretta quantità di luce
alla pellicola.
Questo sistema dà il vantaggio di fornire al fotografo un'immagine sempre il più
luminosa possibile per facilitarlo nell'inquadratura e nella messa a fuoco.