L'occhio è
un organo estremamente complesso ma dal punto di vista del fotografo può essere ridotto a
sole quattro parti: l'iride, il cristallino, la cornea e la retina.
L'IRIDE
Dal punto
di vista pratico l'iride è quella che dà il colore agli occhi (azzurri, neri
verdi ) ma per il fotografo e per l'ottico è semplicemente un ostacolo al
passaggio della luce (figura 1).
Quando la luce è eccessiva l'iride si stringe e quando scarseggia si allarga facendo in
modo che in ogni istante la retina (figura 1) sia
colpita dalla giusta quantità di luce. Questo fenomeno è chiaramente visibile
osservando l'iride dell'occhio del gatto.
Nella macchina fotografica il ruolo dell'iride è svolto nel diaframma (punto 2 della figura 2) e nelle
macchine automatizzate il diaframma può essere definito come una vera e propria
iride meccanica.
Un'ultima precisazione; il foro al centro dell'iride prende il nome di pupilla o di foro
pupillare (figura 1) che risulta essere di colore
nero solo perché l'interno dell'occhio è sempre più buio dell'ambiente esterno
(ovvero è perennemente in ombra). Il diametro del foro pupillare varia da circa 7,5
mm (al buio assoluto) fino a circa 2,6 (in pieno sole)