Sentiero CAI 480
(Colere Loc. Serenella - Angolo Terme Frazione Anfurro)
Aggiornato al dicembre 2002 | |
SCHEDA: | ||
Numero CAI: | 480 | |
Altre numerazioni: | ||
Nome o soprannome: | "La via del ferro" | |
Partenza: | Località Serenella, comune di Colere (960 m). | |
Arrivo: |
Frazione di Anfurro, comune di Angolo Terme, metri 679. | |
Dislivello: | 497 m (in discesa) | |
Tempi parziali: | ||
Tempo totale: | ore 4.30 - 5.00 | |
Lunghezza: | 15 chilometri | |
Periodo consigliato: | fine marzo - novembre | |
Difficoltà: | E (legenda) | |
Attrezzatura: | ||
Note naturalistiche: |
Varie ed interessanti tipologie forestali dovute alle variazioni di suoli e altitudine. |
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Note tecniche: |
Passeggiata lunga ma non difficile. Per il rientro al luogo di partenza si possono utilizzare gli autobus della linea Schilpario - Lovere. |
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Note storiche: |
L' itinerario, parzialmente, segue il tracciato dell' antica via Valeriana utilizzata già in epoca romana. |
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Bivi ed incroci: |
Questo interessante percorso
appartiene al comprensorio del comune di Angolo Terme ma viene segnalato per il
notevole valore naturalistico e soprattutto storico che racchiude. Il sentiero
si sviluppa in parte lungo l'antica strada che collegava la Valle di Scalve
con l'alto Sebino consentendo il transito delle merci nei due sensi; per questo
motivo è stata chiamata "Via del ferro" dal Consorzio che ha provveduto al
recupero e sistemazione del tracciato. La strada in oggetto, già in essere
nell'alto medioevo, è stata percorsa dai commercianti che, a dorso di mulo,
trasportavano il ferro verso l'area bresciana e tornavano portando altre merci in Valle
di Scalve, fino a metà del XIX° secolo. Solo con l'apertura dell'attuale Via
Mala, che corre molto più in basso a fianco del fiume Dezzo, questa mulattiera è
stata completamente abbandonata. Lungo il percorso, oltre a varie tipologie
forestali, si possono osservare parecchie opere dell'uomo fra cui i basamenti
della vecchia teleferica che, a cavallo delle due guerre mondiali, serviva per il
trasposto del minerale.
L'itinerario, non raggiungendo vette ma collegando due località, può essere
percorso sia salendo che scendendo; noi collochiamo la partenza nei pressi del
ristorante Serenella, posto lungo la strada provinciale che collega i paesi
della Valle di Scalve con Clusone, in Val Seriana, attraverso il Valico della Presolana.
A monte del ristorante una comoda mulattiera conduce ad un ampio piazzale, usato come deposito da parte
di un'impresa locale, e, scavalcato un avvallamento, entra in un rado bosco in
cui possiamo osservare una conifera piuttosto rara: il Tasso (Taxus baccata L.).
Una leggera salita, dove è ancora possibile osservare tratti dell'acciottolato
originario, conduce alla dorsale denominata "Costa del Confine" perché segna il
limite provinciale fra Bergamo e Brescia. Passati due tornanti ancora
lastricati
(1), la strada diviene un poco più stretta e sbuca in un'ampia radura a pascolo, denominata "Padone" dove
ci sono belle baite ed una piccola
edicola votiva
(2). Scavalcata la
valle Padone e lasciata sulla sinistra una bella
baita, si giunge alla località "Vedestù" dove, poco sopra il sentiero sulla
destra, si possono vedere altri pilastri della vecchia teleferica. Attraversata
un'ampia valle si entra nuovamente nel bosco per sbucare, poco dopo, su una
dorsale oltre la quale, scendendo dal suo culmine, si incontrano una piccola
cappella e un bivio. Il nostro percorso si fonde, in questo punto, con il
tracciato della mulattiera che collega Angolo Terme con Colle Vareno e, persa un
poco di quota, nei pressi di un masso scuro si abbandona l'ampia strada
acciottolata per proseguire lungo un sentiero immersi nel bosco di castagni.
Risalito un breve pendio al cui margine estremo superiore possiamo ammirare un
enorme esemplare di castagno secolare, si apre nuovamente una radura che ospita una baita ristrutturata. Si continua ora lungo un sentiero che perde
gradualmente quota attraversando ancora radure che lasciano spazio a scorci
panoramici e, dopo circa 25 minuti di cammino, si supera un'altra valle
incrociando un sentiero che consente una discesa veloce all'abitato di Angolo.
Il nostro percorso continua sempre pianeggiante per attraversare la località "Pardì"
in cui si trovano delle belle costruzioni rurali ristrutturate e servite da una
comoda mulattiera lungo la quale si prosegue raggiungendo le prime case della frazione
di Anfurro in circa 40 minuti di cammino
(3).
Attraversata la borgata è possibile raggiungere Angolo Terme scendendo fino alle
sponde del suggestivo Lago Moro, seguendo una antica strada delimitata da muri a
secco che sostengono terrazzamenti coltivati ad ulivi.