Sentiero CAI 427
(Schilpario loc. Fondi - Malga Gaffione)

Aggiornato all'agosto 2001
   

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SCHEDA:  
Numero CAI: 427
Altre numerazioni:  
Nome o soprannome: Sentiero delle Torbiere
Partenza: ex SS 294 Km 28.5 località Fondi (1250 m).
Arrivo: Malga di Gaffione (1825 m).
Dislivello: 729 m
Tempi parziali:  
Tempo totale: ore 1.30
Lunghezza:  
Periodo consigliato: Maggio - ottobre
Difficoltà: E (legenda)
Attrezzatura: Da media montagna
Note naturalistiche:









 

Tracciato particolarmente ricco di spunti naturalistici perché il luogo, poco frequentato, é rimasto pressoché intatto.
Lungo il percorso s'incontrano dall'abetaia alla pecceta, dal lariceto alla brughiera alpina, per terminare nei pascoli d'alta quota dove si possono ammirare stupende fìoriture primaverili-estive. Caratteristica cascata vicino al ponte di legno sul Torrente Gaffìone.
Particolarmente suggestiva la torbiera sotto la Malga Gaffìone.

Note tecniche:  
Note storiche:
 

Resti d'opere di bonifica della torbiera sotto la Malga Gaffione risalenti al 1920 - 1930.

Bivi ed incroci:







 

La partenza e la prima parte coincidono con il sentiero CAI 426 ( "Sentiero delle Miniere").
Dopo 10 minuti dal ponte sul Torrente Gaffìone c'è il bivio col sentiero CAI 426: sulla destra orografica (sentiero in salita) prosegue il CAI 427.
Al termine del sentiero (in prossimità dei ruderi della vecchia baita Gaffìone) s'incontra il sentiero CAI 415. Seguendo quest'ultimo si può raggiungere il Rifugio del Passo del Vivione in circa 20 minuti.

La partenza è situata presso la località Fondi, nell'ampio piazzale in cui una volta vi erano gli impianti per la prima lavorazione del materiale ferroso estratto in zona; il piazzale è raggiungibile percorrendo la ex SS 294 in direzione del Passo del Vivione (circa 3.5 chilometri dall'abitato di Schilpario). Il sentiero entra in una tipica abetaia disetanea biforcandosi: a sinistra c'è l'inizio del "Sentiero delle Torbiere", a destra c'è il ritorno del "Sentiero delle Miniere" CAI 426.
La prima parte del percorso coincide con l'itinerario precedente, perciò si rimanda alla lettura del "Sentiero delle Miniere" (1).
Giunti ad uno sperone di roccia, in cui è posto un cartello indicatore, il sentiero si divide: continuando sulla destra orografica (sentiero in salita) si prosegue lungo il nostro percorso, "Sentiero delle Torbiere" CAI 427, mentre scegliendo l'altra traccia pianeggiante s'inizia il completamento dell'anello che forma il "Sentiero delle Miniere" contrassegnato con il segnavia CAI 426.
Pochi sono i punti di riferimento fissi che possono essere inseriti nella descrizione di questo tratto del Sentiero delle Torbiere, offerti prevalentemente da valenze botaniche.
Durante la salita s'incontrano prima un lariceto e poi un ontaneto superato il quale si percorre un tratto in moderata pendenza, costeggiando le pendici del Monte Busma, che adduce ad una prateria alpina ricca di rododendri. Si deve attraversare il torrente due volte, senza l'aiuto di ponti, prima spostandosi sulla sinistra orografica e poi, percorsi circa cento metri, ritornando sulla destra. In alto, sulla destra, corre il nastro d'asfalto della strada del Vivione che con il suo traffico automobilistico ci mantiene a contatto con la civiltà. Ci troviamo tuttavia in un ambiente rimasto pressoché intatto, molto ricco di valenze naturalistiche in quanto il luogo è poco frequentato. Il tratto terminale del nostro sentiero è poco evidente poiché rimane parzialmente nascosto dalla continua crescita d'ericacee e di rododendri. Numerose sono le pozze intorbate che si incontrano nel cammino, facilmente superabili camminando sui massi levigati che emergono dalla bassa vegetazione e seguendo i segnavia bianchi e rossi del CAI. Particolarmente suggestiva la torbiera (3), ubicata sotto la Malga Gaffione (2), che dobbiamo attraversare restando sulla sua sinistra e che conserva ancora, nella sua parte alta, resti delle opere di bonifica ed irrigazione risalenti agli anni 1920 - 1930.
Superata la torbiera pianeggiante, il sentiero incrocia, nei pressi dei ruderi della vecchia baita dell'alpeggio del Gaffione, il sentiero CAI 415 tramite il cui tracciato si può raggiungere, in circa 20 minuti, il rifugio al Passo del Vivione, posto alla nostra destra.
Il rientro può essere effettuato seguendo la ex SS 294 oppure percorrendo in discesa il sentiero che transita per i "Laghetti delle Valli" contrassegnato con segnavia CAI 415.

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