Sentiero CAI 422
(Grumello - Malga Epolo - Passo di Varicla)

Aggiornato al luglio 1994
   

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SCHEDA:  
Numero CAI: 422
Altre numerazioni:  
Nome o soprannome:  
Partenza: Grumello (Schilpario) (1150 m).
Arrivo: Passo di Varicla (2097 m).
Dislivello: 947 m
Tempi parziali:  
Tempo totale: ore 3.00
Lunghezza:  
Periodo consigliato: giugno - settembre
Difficoltà: EE (legenda)
Attrezzatura:  
Note naturalistiche:
 

Ambiente severo, roccioso, con tipica flora d'alta quota.

Note tecniche:
 

Faticosa salita su ghiaione seguito da un ripido canale, pericolo per la caduta di sassi.

Note storiche:  
Bivi ed incroci:


 

Alla Malga Epolo incrocia il "Sentiero Lungo" (CAI 419, Lifretto - Giovetto di Paline). Sempre nei pressi di Malga Epolo (poco più in alto) inizia il sentiero CAI 424 (Epolo - Malga Alta di Voia).

La partenza del nostro itinerario è situata nei pressi del parcheggio adiacente gli ex impianti di risalita in località Grumello di Schilpario: la prima parte del percorso segue infatti il tracciato delle piste di discesa.
Ci s'incammina attraversando tutto il parcheggio e lasciando, sulla destra, la stazione di partenza della vecchia bidonvia per Epolo. Questo primo tratto è costituito da una mulattiera delimitata da un muricciolo a secco, unico tratto rimasto della vecchia strada che serviva la Valle di Epolo.
Terminata la strada si prosegue in direzione sud, con moderata pendenza, incrociando le piste di discesa. Dopo quest'inizio poco ripido inizia la salita più impegnativa che si affronta però con ampi tornanti. La sede del sentiero, in questo tratto, è soggetta a continue modifiche dovute ai lavori di ripristino del pendio tuttora in corso. Al termine della salita, in prossimità della stazione di arrivo della bidonvia (1550 m), s'incrocia il "Sentiero Lungo" CAI 419 (1). L'ampia conca che si presenta davanti a noi è quella di Epolo che si deve attraversare in tutta la sua lunghezza, in direzione sud, avendo di fronte la parete nord del Pizzo Camino e lasciando le costruzioni sulla destra. In questo tratto quasi pianeggiante abbiamo come punto di riferimento il tracciato del vecchio skilift: esso ci conduce in prossimità del pendio che chiude sul fondo la conca ed è coperto da una rada vegetazione. Da questo punto ci si porta sulla sinistra iniziando a risalire  con stretti tornanti e ci si trova progressivamente in un ripido ghiaione parzialmente erboso. La risalita del canalone avviene seguendo tracce del sentiero, fissando come mèta un incàvo con al centro un enorme masso (2), al limite della parete rocciosa. Questo passaggio ripido va superato senza seguire un percorso obbligato in quanto il continuo franamento cancella le tracce dei precedenti passaggi. Giunti poi alla base della parete nord del Pizzo Camino è necessario procedere verso sinistra (direzione E) e risalire il canale cercando di restare inizialmente sul bordo destro a ridosso delle rocce della parete.
Questo tratto di percorso coincide con il sentiero n°83 segnato dalle Sezioni CAI della Valle Camonica e che permette di effettuare il periplo del gruppo Camino - Moren. Si risale per circa centocinquanta metri il canalone quindi si attraversa il solco nel punto in cui diviene più stretto salendo poi sulla costa erbosa. Si prosegue su questa costa spingendosi con percorso obbligato fino quasi alla sua sommità. A ridosso delle ultime roccette, dove termina il canale, lo si attraversa raggiungendo l'intaglio finale che costituisce il passo (2124 m).
Da questo punto si può proseguire scendendo verso sud al Rifugio Laeng, in circa 30 minuti di cammino, oppure salendo verso sinistra, in circa 30 minuti di cammino, si può raggiungere la vetta del Monte Sossino (2398 m) però senza che ci sia sentiero segnato (3).
Andando verso destra invece si può salire, percorrendo un ripido canale pericoloso per la caduta di massi, la vetta del Pizzo Camino (2491 m), in circa 40 minuti.
Il rientro avviene seguendo l'itinerario di salita.

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