Sentiero CAI 414/A
(Via Soliva - Presa
dell'acquedotto di Schilpario)
Scritto il: | 19/08/2000 |
Aggiornato il: | |
SCHEDA: | ||
Numero CAI: | 414/A | |
Altre numerazioni: | Nessuna | |
Nome o soprannome: | Sentiero della linea | |
Partenza: | Via Soliva a Schilpario 1135 metri | |
Arrivo: | Presa acquedotto di Schilpario 1256 metri | |
Dislivello: | Metri 121 | |
Tempi parziali: | ||
Tempo totale: | Ore 1.00 - 1.15 | |
Lunghezza: | 2,5 chilometri | |
Periodo consigliato: | fine aprile - inizio dicembre | |
Difficoltà: | EE - Escursionismo medio \ difficile (un tratto in galleria) | |
Attrezzatura: | ||
Note naturalistiche: | Si attraversa una rara (per la val di Scalve) pineta. | |
Note tecniche: | Alcuni brevi tratti sono attrezzati con cordino metallico e bisogna percorrere una galleria di 15 metri di lunghezza. | |
Note storiche: | ||
Bivi ed incroci: | Al termine, impianto di captazione dell'acqua, incrocia il sentiero CAI 414 (Chalet del Vò - passo del Veneroccolo) |
DESCRIZIONE:
Questo sentiero, partendo direttamente dal paese, è utile per chi volesse salire
al lago del Veneroccolo senza spostarsi con le auto ed è denominato "Sentiero
della Linea" perchè segue il tracciato dell'acquedotto del paese.
La partenza del percorso è ubicata sulla prima curva di via Soliva, all'inizio
del paese di Schilpario, fra un muro in pietra e una recinzione metallica.
Lasciati i recinti, proprietà private, ci si incammina in piano attraversando
dei prati al limitare di un muricciolo in pietra. Il percorso, inizialmente è
ombreggiato da una fila di noccioli. Si prosegue fino ad una baita recentemente ristrutturata, delimitata da una recinzione metallica
che si deve risalire fino al limitare del bosco, e questo tratto è l'unico
ripido, ma, per fortuna è breve. Si continua in piano restando fra il limite del
bosco e il
prato, superando un'aia carbonile, giunti all'altezza di due piccoli massi inizia una
breve discesa per poi ritornare, passando davanti ad una struttura in cemento,
di servizio all'acquedotto civico, nuovamente in piano. Si continua nel
bosco, fra abeti e pini silvestri, transitando in un punto, ricavato artificialmente scavando la roccia
e attrezzato con una cordina metallica, incontrando poco dopo un punto panoramico.
Si supera un secondo tratto roccioso sempre protetto da
una cordina metallica e, successivamente, si passa un sito caratterizzato da un
tetto di roccia. Passato un tratto aperto che offre una bella vista sulla valle
del Vò, una quarta cordina aiuta a superare un passo roccioso, e si giunge così,
alla galleria caratteristica del percorso, e che si supera camminando carponi
per sbucare nuovamente nel bosco.
Il sentiero prosegue ora sempre in piano, superando delle comode vallette, e,
senza particolari difficoltà, si giunge nei pressi della costruzione in cemento
dell'acquedotto di Schilpario.
La località di arrivo, è denominata "Corna Grosa" ed in questo punto si incrocia il
sentiero CAI 414 che, partendo dalla località Chalet del Vò sale fino al passo
del Veneroccolo e all'omonimo lago.