Schilpario
(m. 1135 slm - superficie territoriale ha. 6387)
è uno dei quattro comuni della Valle di Scalve, con Azzone, Colere, Vilminore. La vallata
occupa l'estremo nord est della provincia di Bergamo e si estende per circa 140 Kmq.,
incuneandosi tra la Valtellina e la ValCamonica con la quale è collegata con la
caratteristica strada del Vivione.
Posto a 65 km da Bergamo, a 70 km da Brescia e a 115km da Milano, Schilpario si raggiunge
seguendo la strada, che attraverso la Val Seriana sale al passo della Presolana e lì in
uno scenario grandioso di vette, di boschi e di pascoli, scende in Valle di Scalve. Non
meno suggestiva, è la strada che da Bergamo lungo la Valle Cavallina e passando per
Lovere e Boario Terme, raggiunge il paese grazie alla pittoresca Via Mala, realizzata nel
1860.
Questo centro, ha dato i natali al
Cardinale Angelo Maj e conserva nelle sue
chiese, insigni capolavori d'arte,
testimoni di una religiosità popolare profondamente radicata. Antico
centro minerario, il paese trae il suo
nome da Schirpa, l'attrezzatura dei minatori.
Le memorie del passato che consentono di risalire alle radici relative alle antiche
recenti attività minerarie e a quelle silvo pastorali, sono oggi conservate nel museo
Etnografico ospitato in un'antica
costruzione lambita dal fiume Dezzo, la cui acqua azionava i meccanismi per dare movimento
alla segheria, al frantoio e al torchio del lino.
(Tratto dal CD-ROM "Museo")
Schilpario. In Antico Regime era una delle contrade componenti la Comunità Grande di Scalve. Si costituisce in comune autonomo alla fine della dominazione veneta con una estensione inferiore all’attuale per l’esclusione dei territori di Barzesto e Pradella. assorbiti solo nel 1805. Da questa data le fonti consultate non registrano altre variazioni di circoscrizione.
Barzesto e Pradella.
Con la circoscrizione territoriale
corrispondente alle rispettive parrocchie, le due comunità sono registrate
distintamente solo nel Prospetto di divisione del territorio bergamasco del
1797. Nel marzo 1798 vengono aggregate a Vilmaggiore (fr. di Vilminore di Scalve)
e con la compartimentazione territoriale del 1805 vengono accorpate a Schilpario.
(Tratto da "Atlante Storico del territorio bergamasco" edito dalla Provincia di
Bergamo)