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CORPO MUSICALE DI VILMINORE E CASTIONE

100 anni di storia  Un secolo di musica     I maestri della banda
Domenica 31 Luglio 1994 - Immagini Le immagini del programma Estate 2000 Programma Estate 2003
Venerdì 9 agosto 2002 - Immagini    
     

IL CORPO MUSICALE DI VILMINORE COMPIE CENT’ANNI

UN SECOLO DI MUSICA
(a cura di Milena Capitanio)

Il Corpo Musicale di Vilminore compie ufficialmente cent’anni, un secolo di musica. In realtà da certi cenni documentali sembrerebbe che la presenza di un gruppo di suonatori fosse antecedente alla data ufficiale di nascita del Corpo Musicale di Vilminore (1894). Ma ci si può accontentare. La storia della musica andrebbe ripassata, non fosse altro che per la sua influenza sulla cultura locale. Primi fra tutti i suonatori solitari che sugli organi da chiesa accompagnavano il canto e la preghiera. Oltre ai Cento anni della Banda musicale festeggiamo anche i trecento anni dall’inizio dei lavori per costruire la nuova Chiesa del paese. Una storia di liti tra contrade, tra parrocchie, risolta salomonicamente dal Vescovo del tempo con la distruzione delle due chiese esistenti. Un paese è fatto di glorie e miserie: le glorie vanno celebrate, le miserie ricordate, perché non si ripetano. E poi i suonatori di festa, che ciondolavano da un paese all’altro, traendo dalla fisarmonica la musica e un po’ di companatico. Dove sono quei vecchi suonatori che giocarono con la vita per tutti i loro lunghi anni, bevendo, facendo chiasso, non pensando né al denaro, né all’amore, né al cielo? Dormono, dormono sulla collina, nei cimiteri che hanno le soglie erbose come il fiorire delle memorie. La poesia di Edgar Lee Master (Antologia di Spoon River) riflette la malinconia di aver passato la vita a suonare allegria per gli altri, anche nei giorni in cui si aveva la morte dentro. E quando la festa si faceva solenne e collettiva, ecco le Bande di paese, delegate ad esprimere per tutti la contentezza, la fede, la voglia di vivere, il dolore della morte nei luoghi silenziosi funerali in cui si sentiva morire una parte di se stessi, perché, ha scritto un altro poeta, "ogni morte di uomo ci diminuisce" e tanto più quelle dei compaesani, con cui si è divisa la storia, la piccola storia che è scritta solo nei ricordi dei sopravvissuti.
Si avverte la funzione della Banda Musicale quando manca, come gli amori dati per scontati dalla lunga consuetudine, che si ridestano d’improvviso fino a diventare laceranti, quando si resta soli e la casa si fa inutilmente grande. Un paese esiste quando sa esprimersi in segni collettivi: la Banda Musicale è uno di questi. Ma c’è qualcuno che si assume per tutti il compito di tenerli in alto, visibili a tutti. Per questo all’interno ricordiamo i Maestri che hanno guidato i suonatori, spesso ad orecchio, in una sintonia di massima, che si è sempre più raffinata negli anni fino ad essere vera e propria educazione musicale permanente. Chi sceglie di suonare nella Banda del paese sa che non avrà una lira, solo gli oneri delle sere passate alle prove, portandosi dietro il malumore o la serenità, che si mitigano o si guastano al contatto con altri umori di segno opposto, perché alla fine si deve produrre comunque l’armonia di fondo.Quando li vedrete in piazza nelle sere di fine luglio, ricordatevi che non sono artisti sotto contratto, ma volontari interpreti di una sinfonia scritta dall’intero paese.

Questo articolo scritto da Bonicelli Pietro (Sindaco di Vilminore) appariva sulla Gazzetta Comunale di Vilminore di Scalve nel luglio del 1994 in occasione dei cento anni di fondazione del Corpo Musicale di Vilminore