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ARCIPRETI A VILMINORE

Presentazione
Antonio Figura       Giovanni Maria Acerbis      Giovanni Belotti      Giovanni Giacomo Polini
Luigi Albrici     Giacomo Palamini       Stefano Grasselli      Ludovico Cacciamali     
Angelo Milesi

Zoom Angelo Milesi
Nativo di San Giovanni Bianco
Arciprete a Vilminore dal 1880 al 1905

(di Miriam Romelli)

 

1881 - La Francia occupa la Turchia
1882 - Nasce le Triplice Alleanza
Inizia la conquista dell'Eritrea da parte dell'Italia
1886 - l'8 dicembre nella grotta di Lourdes viene benedetta la statua dell'Immacolata che si trova oggi nella Chiesa di Vilminore
1887 - l'11 febbraio la statua della Vergine viene solennemente collocata nella Chiesina annessa alla Parrocchiale, da allora, e Lei dedicata.
Muore Depretis, esponente della sinistra storica e Francesco Crispi diviene Presidente del Consiglio.
1900 - il 29 luglio viene assassinato il Re d'Italia Umberto I

Un anno dopo l'arrivo a Vilminore dell'Arciprete Angelo Milesi, che aveva svolto in precedenza le funzioni di Parroco di Castione della Presolana, la Francia occupa il territorio tunisino; l'Italia, che pensava di farne una propria colonia, si alleò allora con Austria e Germania dando luogo ad una intesa politica che verrà chiamata "Triplice Alleanza". Questo accordo che rimase in vigore fino all'anno 1912, non fu visto di buon occhio da molti italiani, che ancora consideravano l'Austria un "nemico" della penisola anche perché occupava ancora i territori di Trento e Trieste.
L'anno seguente, il 1882, venne allargato il diritto di voto a tutti i cittadini maschi maggiorenni che sapevano leggere e scrivere oppure potevano pagare allo stato una tassa di 20 lire.
Contemporaneamente l'Italia da il via alla campagna di conquista dell'Eritrea, un territorio dominato dall' Abissina: cinque anni più tardi, nel 1887, 500 soldati italiani verranno uccisi a Dogali da 7000 abissini e Francesco Crispi diverrà Presidente del Consiglio dopo la morte di Depretis, il capo del Governo che aveva guidato, fino a quel momento, la Sinistra Storica.
Nello stesso anno, precisamente l'11 febbraio, una solenne processione accompagnò nella Chiesa di Vilminore la statua dell'Immacolata, che venne collocata nella Cappella a fianco della Parrocchiale, ora sede di questa mostra. Questa "Chiesina", fino ad allora detta "dei Disciplini" e benedetta il 22 ottobre 1767, era invece probabilmente dedicata a San Francesco, considerato che il quadro del Santo che riceve la stigmate (Cavagna - 1625) e tuttora esposto nella Cappella, fu, sino all'11 febbraio 1887, sull'altare ove ora si trova la statua della Madonna.
La sostituzione e la conseguente dedicazione della Chiesina alla Vergine di Lourdes, apparsa  nella località francese l'11 febbraio 1858, fu voluta dallo stesso Arciprete Milesi, che fece portare a Vilminore la statua benedetta nella grotta di Lourdes l'8 dicembre dell'anno precedente. L'Arciprete Milesi si occupò inoltre del riordino dell'archivio della Parrocchia, facendo trascrivere molti dei numerosi documenti che vi sono tuttora conservati.
Nel 1880 Francesco Crispi varò il nuovo codice penale -detto Codice Zanardelli, dal nome del giurista bresciano che ne curò la stesura- grazie al quale venne abolita la pena di morte e fu stabilita la libertà di sciopero. Nel 1896, in seguito all'eccidio di 5000 soldati italiani avvenuto -il 1° marzo- ad Adua ad opera degli abissini, Crispi diede le proprie dimissioni -il 9 marzo- determinando la fine del governo della sinistra storica che porterà alla così detta "crisi di fine secolo".
Un altissimo tasso di disoccupazione ed un icremento del prezzo del pane causarono nel 1898 furiose manifestazioni di protesta a Milano, dove il generale Bava Beccaris sparò sulla folla dei manifestanti (e per questo ricevette dal Re Umberto I la gran Croce dell'Ordine Militare di Savoia) provocando un centinaio di morti fra la popolazione civile; seguirono dua anni di governo reazionario del generale Polloux che acutizzò i contrasti sociali.
Il 29 luglio dell'anno 1900 l'anarchico Bresci assassinò il sovrano sabaudo che rimase così vittima della politica impopolare degli ultimi anni, anche per il sostegno dato all'azione violenta di Bava Beccaris.
Anche in Valle di Scalve la tragica mancanza di posti di lavoro portò molte famiglie sull'orlo della rovina: nel tentativo di dare almeno in parte un'occupazione agli uomini di Vilminore l'Arciprete Milesi promosse la costruzione degli Archi presenti a Vilminore, all'ingresso del paese, in località Pont (dove sul frontespizio appare la scritta "PER CRUCEM AD LUCEM" - AD.MCM) e lungo la (attuale) via Valgimigli.
Nell'anno seguente, 1901, il Re Vittorio Emanuele III chiamò alla guida del governo il giurista Zanardelli, il quale nominerà suo ministro degli esteri Giovanni Giolitti, segnando così l'inizio dell'età giolittiana" (1903-1914).

Nel 1905 l'Arciprete Milesi "deluso ed amareggiato anche a causa dei molti raggiri dei quali fu vittima" - riferisce Eugenio Pedrini, storico dell'epoca, lasciò Vilminore per tornare a San Giovanni Bianco, suo paese natale, dove morirà 5 anni più tardi.